mercoledì 29 febbraio 2012

Italia - U.S.A. 0 - 1 ! Delusione Azzurra

Dopo un primo tempo abbastanza noioso , l'Italia va sotto , al 51' . A segno per gli U.S.A. va il solito Dempsey .
L'Italia si sveglia troppo tardi , negli ultimi 10 minuti infatti , è un assedio di maglie azzurre nella metàcampo statunitense , ma senza risultato .
L'Italia perde 0 - 1 , ed anche se è solo un amichevole , noi non siamo per niente soddisfatti ...
C'è da fare un completo cambiamento in questa nazionale , alla seconda sconfitta consecutiva , entrambe in casa , entrambe per 0 -1 , contro l' Uruguay il 15 . 11 . 2011 e contro gli U.S.A. in questo sfortunato 29 Febbraio , che fortunatamente capita ogni 4 anni , come i mondiali e gli europei , dove la speranza però , e quella di vedere la vera Italia , quella del 2006 .
                                                                                          ( Gianluca G. )

ecco gli stipendi dei manager pubblici



Ragione sociale Cognome Nome Ruolo Trattamento economico
FINMECCANICA S.p.a.
Guarguaglini Pier Francesco
Presid. e Amm. Delegato
5.560.000
ENEL S.p.a.
Conti Fulvio
Amm. Del. e Dir. Gen.
3.236.308
ENI S.p.a.
Scaroni Paolo
Amm. Del. e Dir. Gen.
3.077.000
CO.S.R.A.B. Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese
Belletti Silvio
Presid.
2.600.004
ENI S.p.a.
Poli Roberto
Presid.
1.131.000
ENEL S.p.a.
Gnudi Piero
Presid.
923.348
POSTE ITALIANE S.p.a.
Sarmi Massimo
Amm.Del. e Dir. Gen.
886.035
FERROVIE DELLO STATO S.p.a.
Moretti Mauro
Amm. Delegato e Direttore Generale
680.000
A2A SPA
Capra Renzo
Presid. del consiglio di sorveglianza
581.311
SACE
Castellano Alessandro
Amm. Delegato
570.000
AGENZIA ATTRAZIONE INVESTIMENTI E SVILUPPO D'IMPRESA
Arcuri Domenico
Amm.Del. e Dir. Gen.
542.000
FINTECNA S.p.a.
Prato Maurizio
Presid. e Amm. Del.
520.000
CASSA DEPOSITI E PRESTITI - CDP
Varrazzani Massimo
Amm. delegato
500.000
FERROVIE DELLO STATO
Cipolletta Innocenzo
Presid.
500.000
ANAS S.p.a.
Ciucci Pietro
Presid. e Dir. Gen.
500.000
EXPO 2015 SPA
Stanca Lucio
Consigliere + Amm. Delegato
480.000
RAI - RADIOTELEVISIONE ITALIANA
Garimberti Paolo
Presid.
448.000
A2A SPA
Sciume' Alberto
Vicepresidente + cariche particolari
400.000
CONSIP S.p.a.
Broggi Danilo
Amm. delegato
395.000
HERA S.p.A. HOLDING
Tommasi Di Vignano Tomaso
Presid.
365.436
HERA S.p.A. HOLDING
Chiarini Maurizio
Amm. Delegato e consigliere
350.000
ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO
Gabrielli Lamberto
Amm.Del. e Dir. Gen.
350.000
GESTORE DEI SERVIZI ELETTRICI - GSE S.p.a.
Pasquali Nando
Amm. delegato
330.000
CONSAP
Ferrara Raffaele
Amm. delegato
325.000
ENAV S.p.a.
Pugliesi Guido
Amm. delegato
325.000
SOGEI - SOCIETA' GENERALE DI INFORMATICA S.p.a.
Ricci Aldo
Amm. delegato
310.000
Siena Casa S.p.A
Scali Sandra
Presid.
300.000
SOGEI - SOCIETA' GENERALE DI INFORMATICA S.p.a.
Trevisanato Sandro
Presid.
290.000
ENIA S.P.A.- STRADA S.MARGHERITA, 6/A- 43100PARMA
Viero Andrea
Amm. delegato
266.665
ITALIA LAVORO S.p.a.
Forlani Natale
Presid. e Amm. Del.
255.000
SOGIN S.p.a.
Romano Massimo
Amm. delegato
250.000
Formez Centro di FormazioneStudi
Flamment Carlo
Presid.
248.640
CONI SERVIZI S.p.a.
Pagnozzi Raffaele
Amm. delegato
245.329
Eur S.p.A
Miccio Mauro
Amm. delegato
225.000
FRIULIA - S.P.A.
Marescotti Federico
Presid. Consiglio di Gestione
225.000
GES.A.P. S.p.A
Terranova Giacomo
Amm. delegato
225.000
CONSAP - CONCESSIONARIA SERVIZI ASSICURATIVI PUBBLICI
Monorchio Andrea
Presid.
220.000
ENIA S.P.A.- STRADA S.MARGHERITA, 6/A- 43100PARMA
Allodi Andrea
Presid.
220.000
SOCIETA' PER IL POLO TECNOLOGICO INDUSTRIALE ROMANO
Tini Brunetto
Presid. consiglio di amministrazione
210.000
SOCIETA' PER IL POLO TECNOLOGICO INDUSTRIALE ROMANO
Calvani Franco
Amm. delegato
210.000
AGENZIA ATTRAZIONE INVESTIMENTI E SVILUPPO D'IMPRESAù
Piazza Nicola
Presid.
207.000
AZIENDA MULTISERVIZI IGIENE AMBIENTALE TORINO SPA
Magnabosco Maurizio
Amm. delegato
201.363
FINTECNA S.p.a.
Dettori Vincenzo
Vice Presid.
200.000
RAI - RADIOTELEVISIONE ITALIANA S.p.a.
Petroni Angelo Maria
Consigliere
198.000
SORICAL S.p.a.
Giuseppe Camo
Presid. consiglio di amministrazione
191.405
SOGESID S.p.a.
Assenza Vincenzo
Presid. e A.D.
184.000
RETE AUTOSTRADE MEDITERRANEE
Affinita Tommaso
Amm. delegato
175.000
TRAMBUS S.p.A.
Bertucci Adalberto
Amm. delegato
164.017
VENETO STRADE S.P.A.
Vernizzi Silvano
Amm. delegato
160.000
ENI S.p.a.
Resca Mario
Consigliere
160.000
TRAMBUS S.p.A.
Morese Raffaele
Presid.
159.331
ENI S.p.a.
Colombo Paolo Andrea
Consigliere
151.000
ENI S.p.a.
Scibetta Pierluigi
Consigliere
151.000
SOGIN S.p.a.
Cumo Maurizio
Presidente
150.000
GRUPPO TORINESE TRASPORTI SPA
Guiati Giancarlo
Presid. e Amm. delegato
150.000
GRUPPO TORINESE TRASPORTI SPA
Panero Tommaso
Consigliere e amministratore delegato
150.000
ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO
Murri Mario
Presid.
150.000
SICOT - SISTEMI DI CONSULENZA PER IL TESORO
Montanino Guido
Amm. Unico
150.000
CONSORZIO CENTRALE REGIONALE DI ACQUISTO
Ferrando Lionello
Direttore
144.608
AFM S.p.A.
Poretti Fabio
Presid.
140.000
AEREOPORTO DI FIRENZE SpA
Legnaioli Michele
Presid. consiglio di amministrazione
138.504
A2A SPA
Rampinelli Rota Angelo
Membro del consiglio di sorveglianza
136.057
A2A SPA
Bandera Adriano
Consigliere + cariche particolari
135.000
DOLOMITI ENERGIA S.p.a.
Merler Marco
Consigliere e amministratore delegato
135.000
ENI S.p.a.
Marchioni Paolo
Consigliere
135.000
ENAV S.p.a.
Nieddu Bruno
Presid.
130.000
CASINO' MUNICIPALE CAMPIONE D'ITALIA SPA
Resca Mario
Presid. del consiglio di amministrazione
128.663
A2A SPA
Cassinelli Dario
Consigliere + cariche particolari
125.000
A2A SPA
Spreafico Cesare
Consigliere + cariche particolari
125.000
A2A SPA
Cuter Pierfrancesco
Membro del consiglio di sorveglianza
122.828
ZETEMA PROGETTO CULTURA S.r.l.
Ruberti Albino
Amm. delegato
120.032
ENEL S.p.a.
Tosi Gianfranco
Consigliere
120.000
GESTORE DEI SERVIZI ELETTRICI - GSE S.p.a.
Bollino Carlo Andrea
Presid.
120.000
HERA S.p.A. HOLDING
Razzoli Giorgio
Vice Presid.
120.000
Società per gli studi di settore società per azioni
Brunello Giampietro
presidente e amministratore delegato
119.600
SOCIETA' METROPOLITANA ACQUE TORINO S.p.A.
Romano Paolo
Amm. delegato
117.500
ROMA MULTISERVIZI S.p.A.
Grimaldi Carlo
Presid.
116.000
A2A SPA
Miccinesi Marco
Consigliere + cariche particolari
115.000
ENEL S.p.a.
Codogno Lorenzo
Consigliere
115.000
ENEL S.p.a.
Luciano Alessandro
Consigliere
115.000
ENEL S.p.a.
Napolitano Fernando
Consigliere
115.000
siciliacque s.p.a.
Scaravilli Gaetano
presidente c.d.a.
115.000
ENIA S.P.A.
Strozzi Ivan
Amm. delegato
113.332
Trentino Trasporti s.p.a.
Ceola Giovanni
Presid.
112.750
DOLOMITI ENERGIA S.p.a.
Battocchi Paolo
Presid.
111.000
riscossione sicilia spa
Desideri Fausto
consigliere delegato
110.000
A2A SPA
Capezzuto Antonio
Membro del consiglio di sorveglianza
108.213
CONSORZIO DI RICERCA OPTEL-INP
Battistoni Claudio
Consiglio di Amministrazione
107.667
Sicilia patrimonio immobiliare s.p.a.
Sorci Carlo
presidente consiglio di gestione
105.794
multiservizi spa
Burgaretta Aparo Sebastiano
presidente c.d.a.
105.517
HERA S.p.A. HOLDING
Sacchetti Roberto
Consigliere
105.426
CO.TRA.L. S.p.A.
Cervi Franco
Presid. CdA
105.300
A2A SPA
Castelli Gianni
Consigliere + cariche particolari
105.000
INSIEL
Cozzi Dino
AD (dal 20/05/08) e Consigl (dal 16/05/08)
103.623
Tecnofin Trentina S.P.A.
Oss Rudi
Presid.
103.250
S.A.G.A.T. Aeroporto Torino
Montagnese Maurizio
Presid. consiglio di amministrazione
103.200
CONI SERVIZI S.p.a.
Petrucci Giovanni
Presid.
103.000
Aeroporto G. Marconi di Bologna S.p.A.
Gualtieri Giuseppina
Presid.
103.000
CENTRO PENSIONI COMPLEMENTARI REGIONALI SPA
Tappeiner Gottfried
Presid.
100.150
FRIULIA - S.P.A.
Antonucci Augusto
Presid. Consiglio di Sorveglianza
100.000

 

martedì 28 febbraio 2012

Intervista a Nicolas Vaporidis : Ci vediamo a casa

Abbiamo intervistato Nicolas Vaporidis per chiedergli qualche informazione riguardo il nuovo film a cui ha partecipato "Ci vediamo a casa" , che sarà nelle sale ad Aprile .
1-Se la tua vita fosse un film , chi sarebbe il regista?
Se la mia vita fosse un film vorrei che avesse il sapore dei film di Danny Boyle (regista di Ttrainspotting); che avesse la fantasia di Tim Burton, le musiche dei Rolling Stones e il finale di 8 e 1/2 di Fellini. Un equilibrio sopra la follia in bianco e nero come The Artist di Michel Hazanavicius.Questo è quello che vorrei. Nei sogni. La realtà è piu smile a quella di  Forrest Gump senza il culo che aveva lui. E comunque alla fine dei giochi i registi, autori e interpreti della nostra vita siamo solo noi.
2-Ricordi il tuo primo provino?
Si, avevo 10 anni e stavano cercando bambini per il film di Castellano e Pipolo, il titolo era "C'hai rotto papà".Dopo giorni di provini e  centinaia di bambini alla fine eravamo rimasti in due. Io e quello che sarebbe diventato nel tempo uno degli attori piu bravi del nostro cinema e della mia generazione. Il ruolo lo prese Elio Germano. Oggi il mio attore preferito.
3-Come hai iniziato la tua carriera d'attore e quando hai scoperto di amare recitare?
Non è stato un colpo di fulmine. Ho iniziato con il teatro a Testaccio a Roma, mi divertiva e andando avanti mi sono accorto di essere innamorato  di un lavoro bello e bastardo allo stesso modo. Ti fa godere e ti fa 
 soffrire, lo insegui disperatamente tutte le volte che scappa da te e  una volta raggiunto scappa di nuovo. Una volta Enrico Oldoini sul set di  13 a tavola mi disse - il cinema è come una puttana, non ti innamorare  mai.- Col tempo poi ho capito cosa intendesse ma ancora oggi vado fuori  di testa ad ogni film.
4-La volta che hai riso di più?
Non me lo ricordo, ma uno dei motivi per cui amo questo lavoro è  l'atmosfera che si crea durante le riprese di un film. Se c'è alchimia  tra le persone nasce una complicità unica. Una vera condivisione della  vita, e di solito tante, tantissime risate. Ecco perche poi alla fine si  piange.
5-La zona di Roma che preferisci e dove ami trascorrere il tuo tempo libero?
Sono di Monteverde, i miei amici vivono qua, la mia vita è tra queste strade e Trastevere. E' qui che mi sento libero di essere me stesso. Qui  e a Londra , dove passo molto del mio tempo libero.
6-Ad aprile uscirà il tuo nuovo film "Ci vediamo a casa" di M.Ponzi.La trama e qualche anticipo ce li potresti dare? Il film parla di tre coppie diverse tra loro per molti motivi, ma  accomunate dalla necessita di trovare la loro prima casa, con tutte le difficoltà che ne conseguono. La mia è una coppia gay. Primo Reggiani è il mio partner nel film.
7-Nel film dunque tu e Primo Reggiani siete una coppia omosessuale.Pensi che l'omosessualità sia ancora un tabù nel nostro paese? No , non credo che sia un tabù ma ancora oggi ci sono troppe persone che hanno paura della diversità. Qualunque diversità: di orientamento sessuale, di colore della pelle, di religione, di politica. Il problema  non è essere diversi tra noi, anzi, questa è la piu grande delle  bellezze dell'essere umano. Il problema e vedere chi non è come noi  come un nemico. L'altro, il diverso che ci fa paura e che respingiamo demonizzandolo. Siamo troppo intelligenti per continuare ad essere cosi  piccoli. La grandezza di un uomo si misura nella sua capacita di  condividere la propria vita con gli altri.

Nicolas Vaporidis è nato a Roma nel 1981. Ha studiato recitazione presso la scuola Lee Strasberg Theatre Institute di Londra e presso il Teatro dei Cocci a Roma , con C. Censi e I. Del Bianco. 


domenica 26 febbraio 2012

preti pedofili & il vaticano

Fai del bene e andrai in paradiso. Fai del male e andrai all’inferno. La maggior parte dei preti se ne andranno in inferno, non tutti, qualche buon anima si salva. Protetti dal Vaticano e dai politici, i preti fanno, semplicemente, quello che vogliono. Godono dell’immunità e sono liberi di fare del bene o del male, nessuno li controlla, perché tutti si fidano di loro. E se si scopre qualcosa… ssshh!! Stiamo parlando di preti, gente per bene, del Papa e dei vescovi, dei cardinali e degli arcivescovi, del prete di città e di quello di periferia, è impossibile che facciano cose così brutte e che non siano compromessi quotidianamente nel portare avanti la loro missione di carità… loro, così buoni.
Ieri sera sono stati resi noti nuovi documenti Wikileaks, che fanno luce sui rapporti tra diplomazia statunitense e Città del Vaticano. Oggetto del cablogramma rivelato: il Vaticano non permise ai suoi rappresentanti di testimoniare nell’inchiesta della commissione irlandese sullo scandalo dei preti pedofili. Padre Federico Lombardi, portavoce della sala stampa vaticana, ha risposto: “Senza entrare nella valutazione dell’estrema gravità della pubblicazione di una grande quantità di documenti riservati e confidenziali e delle sue possibili conseguenze, la Sala Stampa della Santa Sede osserva che una parte dei documenti resi pubblici recentemente da Wikileaks riguarda rapporti inviati al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America dall’Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede. Naturalmente, tali rapporti riflettono le percezioni e le opinioni di coloro che li hanno redatti, e non possono essere considerati espressione della stessa Santa Sede né citazioni precise delle parole dei suoi Officiali. La loro attendibilità va quindi valutata con riserva e con molta prudenza, tenendo conto di tale circostanza”.
I preti sono gente per bene, i documenti Wikileaks, che riportano tali e quali le conversazioni tra rappresentanti del vaticano e diplomatici USA, sono inattendibili, “riflettono le percezioni e le opinioni di coloro che li hanno redatti, e non possono essere considerati espressione della stessa Santa Sede né citazioni precise delle parole dei suoi Officiali”.
Mentire, un peccato capitale vestito perfettamente dalla maggior parte dei preti.
Per concludere, vorrei ricordare che è stato presentato, ieri a Vienna, il Rapporto sull’Intolleranza e le Discriminazioni contro i Cristiani in Europa. Un documento che mette in luce la crescita del fenomeno dell’intolleranza verso i cristiani… anche in merito a questa questione, Padre Lombardi ha detto la sua nell’editoriale del settimanale del Centro Televisivo Vaticano: “Il Rapporto dell’Osservatorio sull’Intolleranza e le Discriminazioni contro i Cristiani in Europa è un documento che merita attenzione. Si sta parlando soprattutto delle violenze e delle discriminazioni contro i cristiani in diversi paesi del Medio Oriente ma i cristiani incontrano crescenti difficoltà anche in altre situazioni geografiche e culturali. Al vertice dell’Osce ad Astana, pochi giorni fa, il cardinale segretario di Stato, Bertone, affermava con decisione che «la comunità internazionale deve combattere l’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani con la stessa determinazione con cui lotta contro l’odio nei confronti di altre comunità religiose» e descriveva un’ampia gamma di forme di intolleranza in aree diverse. Del resto anche il Papa, nell’ormai famoso discorso a Westminster Hall, a Londra, manifestava «la sua preoccupazione di fronte alla crescente marginalizzazione della religione, in particolare del cristianesimo,…anche in nazioni che attribuiscono alla tolleranza un grande valore». L’importanza del nuovo Rapporto sta proprio nel dare una serie lunga e circostanziata di esempi d’intolleranza verso i cristiani in Europa: atti di vandalismo, di odio, verso chiese e simboli religiosi, manifestazioni di odio e offese verso persone. È una base su cui valutare le dimensioni e la natura del fenomeno. Un’offerta importante per la riflessione e l’impegno, non solo di chi milita per la difesa del cristianesimo e dei suoi valori, ma anche di tutte le persone oneste realmente desiderose di tutelare i valori di tolleranza e libertà di espressione e di religione. Perché, come osservava ancora con finezza e profondità il Papa a Westminster Hall: «La religione non è un problema da risolvere ma un fattore che contribuisce in modo vitale al dibattito pubblico». Gli inglesi hanno ascoltato con attenzione e rispetto. Ci auguriamo che lo facciano tutti”.
Padre Lombardi ed i suoi amici preti non hanno ancora capito che la gente non si ribella contro i cristiani (buona parte della gente stessa che si arrabbia è cristiana e crede, ndr) ma contro l’ipocrisia dello status e delle azioni della Chiesa cattolica in Italia, in Europa, nel mondo. Ripeto, e la mia voce si unisce ad un coro di milioni di voci in tutto il mondo, la Chiesa e le sue azioni di carità sono così brutalmente ipocrite da meritarsi di andare all’inferno.

Milan 1-1 Juve , ma è polemica . A Nocerino risponde Matri .

Il match più atteso termina con un pareggio , 1-1 .
Il risultato del pareggio è il più giusto , anche se probabilmente sarebbe dovuta finire 2-2 anzichè 1-1 .
Questo perchè il guardalinee Romagnoli ha commesso un clamoroso doppio - errore .
Poco dopo il gol del vantaggio del Milan , siglato dall'ex Antonio Nocerino , un colpo di testa di Mexes impegna Buffon , il numero 1 bianconero para con un miracolo , ribattendo il pallone sulla testa di Muntari .
Il ghanese colpisce , e la palla supera la linea di porta di mezzo metro , ma il guardalinee non vede .
Al 78' minuto , Matri pareggia il conto , ma in fuorigioco , o meglio , in fuorigioco secondo il guardalinee Romagnoli .
La posizione dell'attaccante ex Cagliari infatti era regolare , ma il giocatore bianconero si rifarà dopo solo 4 minuti .
All'82' infatti arriva il pareggio della Juve , Matri su assist di Pepe ( entrambi entrati a partita in corso ) .
Per finire , espulso Vidal all'87' .
Da segnalare un pugno di Mexes a Borriello non visto a inizio ripresa e anche quello di Muntari nei confronti di un difensore bianconero , seguito poi da una spinta sempre del ghanese .
Rissa sul finale , con Ambrosini e Chiellini protagonisti .
Ci sarà un'altra Juve - Milan il 21 Marzo , nel ritorno della semifinale di Coppa Italia .
All'andata vinsero i bianconeri per 2-1 ( doppio Caceres ed El Shaarawy ) , al ritorno staremo a vedere .
                                                                                                   ( Gianluca G. )

mercoledì 22 febbraio 2012

Cari genitori,sono omosessuale

COMING OUT.il più difficile è quello in famiglia.Che però, oggi più che mai, dopo lo sconcerto iniziale si schiera accanto ai ragazzi.Negli anni '80 si temevano le conseguenze pratiche,come l'essere cacciati di casa.Ora,quelle affettive.

Mica è facile,dichiararsi omosessuale.Né con gli amici,né sul lavoro e ancora meno in famiglia.<< Il coming out con i genitori -specie con la madre-è il problema principale per il 95 % delle persone>> dice Franco Grillini,presiedente onorario di arcigay  «La famiglia tende a riprodurre se stessa come unico modello possibile. Quindi, un figlio o una figlia gay inevitabilmente si sentono sbagliati nel posto sbagliato. La conseguenza è che finiscono con l’imparare la dissimulazione, la doppia morale». Insomma, nel “dichiararsi” le remore sono ancora forti. «Negli anni Ottanta si temevano le conseguenze pratiche - taglio dei
viveri, cacciata di casa - e spesso con ragione. Diversi giovani sono finiti in comunità - a tale proposito, credo nella necessità di creare strutture specifiche - e alcuni genitori sono stati condannati per abbandono di minore. Oggi, le paure sono più legate all’affettività: paura di dare un grande dolore ai genitori, di deluderli, di
perdere il loro amore». Le specificità dell’Italia non aiutano: «Mancano le metropoli, che fanno da rifugio e regalano libertà. A Parigi vive il 20% dei francesi e l’80% degli omosessuali, che hanno un loro quartiere, il Marais. Idem a Londra: 15%, 50%, SoHo. Da noi Milano, la città con il più alto tasso di immigrazione interna, accoglie 2-300mila gay e lesbiche:troppo pochi per fare massa d’urto,Negli ’80 si temevano le               conseguenze pratiche, anche l’essere cacciati di casa. Ora, quelle affettive incidere davvero. Seconda questione: il 70-80% degli italiani vive in centri mediopiccoli, dove il controllo sociale è fortissimo. Infine, la famiglia tradizionale ha una tenuta senza pari in Europa, dove a 18 anni si è fuori casa». Questi i motivi delle
paure dei giovani. E quelle dei “vecchi”,una volta ricevuta la notizia? «Anzitutto lo stigma sociale», risponde Grillini. «L’ansia in parte è giustificata, perché la società italiana è quella che è. Spesso, però, è eccessiva, una proiezione delle proprie angosce interiori. Poi c’è la paura delle malattie sessualmente trasmissibili, purtroppo ancora identificate con l’omosessualità. Come anche la promiscuità: si confonde una minoranza molto vivace con la maggioranza, che per le ragioni che ho detto prima - controllo sociale, vita in famiglia eccetera - fa sesso molto meno degli etero. Altro motivo di scontento: l’immaginata instabilità affettiva della prole. Eppure, studi dimostrano come le coppie omosessuali siano più stabili di quelle etero: un
miracolo visto che la società, lo Stato e la Chiesa fanno di tutto per contrastarle».



«Le ho 
risposto non 
mi interessa,
voglio solo 
che tu 
sia felice »

FAMIGLIA STORARI
Roma.
Silvia, 31 anni, calciatrice
professionista e istruttrice di tennis.
Sergio, 61 anni, imprenditore.
Marusca, 60 anni, casalinga.
Silvia Già a 8-9 anni ho capito di essere attratta dal mio stesso sesso, ma a
quell’età volere un bene più intenso a
un’amica è normale. Poi c’è chi cambia gusti e desideri, e chi no. A 14,
mia madre è entrata in allarme captando una mia telefonata con un’amica più grande. Così mi ha chiesto:
«Non è che ti piacciono le donne?». E io: «Ma no, mamma, sei matta? Figurati». Nei due anni successivi ho spesso mentito, anche se con vergogna.Il mio coming out è stato a 16 anni.Un po’ perché il mio gemello, con cui ho sempre diviso tutto - gli amici, la stanza, la passione per il calcio - è andato a vivere fuori casa, e questa improvvisa solitudine mi ha spinto a cercare nuovi rapporti nell’ambiente che sentivo più mio. Un po’ perché avevo appena iniziato una relazione con una donna di 30 anni che lavorava con mio padre. Ho detto ai miei che volevo vivere quell’amore, e magari andare a stare con la mia compagna. All’inizio, mamma l’ha presa decisamente male. Ha scritto una lettera drammatica, che ci ha fatto temere per la sua incolumità. È una donna aperta, intelligente, però sognava di vedere sua figlia sull’altare. Con il tempo le cose si sono sistemate, al punto che oggi ha un ottimo rapporto con le mie ex: spesso le invita a cena
anche se io non ci sono. A questo risultato siamo arrivate parlando, lei facendo domande e io rispondendo.
Non ho mai smesso di cercarla, per un consiglio o un abbraccio. Mio padre è più del genere vivi e lascia vivere: a lui basta che io stia bene. Sergio Anche prima che Silvia ci dicesse la verità avevo intuito, dalle telefonate che faceva e riceveva, che era attratta dalle donne. Ma ho sempre evitato le domande. Però parlavo dell’argomento con mia moglie Marusca: io sostenevo la mia tesi, lei la rifiutava. Silvia aveva 16 anni, e una donna più grande, M., l’ha fermata aun semaforo: le ha fatto i complimentiper la sua bellezza, e le ha offerto una collaborazione. Quando mia figlia me l’ha raccontato ho deciso di chiamare
questa persona, per vederci più chiaro.Risultato: abbiamo iniziatoa lavorare assieme. Il tempo passava e
Silvia e M. si  frequentavano, in apparenza da amiche. Finché un giorno ho ricevuto una telefonata
da una compagna di squadra di mia figlia: mi ha detto che M. le stava facendo il lavaggio del cervello perché
andasse a vivere con lei. Immediatamente le ho raggiunte. E mi son trovato in auto con M. e Silvia, che mi
ha detto: «Sono omosessuale». Ho risposto: «Non mi interessa, voglio solo che tu sia felice». In realtà ero piuttosto sconvolto: non avevamo gay in famiglia, non mi ero mai trovato a contatto con quella realtà. Con il tempo,però, mi sono reso conto che la vita e sentimenti di mia figlia erano del tutto normali. Per mia moglie è stata più dura: è rimasta davvero traumatizzata. Una volta mi ha detto: «Se a essere gay fosse stato Marco - l’altro nostro figlio - avresti reagito come me». A proposito di Marco, che è un calciatore professionista di una certa fama: una volta tutta la famiglia è andata a vederlo giocare. Come sempre, i tifosi della squadra avversaria non si sono risparmiati. Finita la partita, Silvia ha cominciato a prendere in giro mia moglie ripetendo uno dei cori da stadio: «La mamma di Storari è unputtanon...». Marusca non si è scomposta, e ha intonato sorridendo: «E la sorella di Storari è un lesbicon...». Insomma, ormai la questione è chiusa,
al punto da essere oggetto di umorismo. Del resto, quanti grandi personaggi della storia erano gay?
Marusca È buffo: l’omosessualità di mia figlia è diventata, per me, così normale che ho difficoltà a ricordarmi
come e quando me l’ha rivelata. Ricordo bene, però, di esserci rimasta malissimo. Non mi andava giù la convivenza, a soli 17 anni: prima avrei voluto che si diplomasse e trovasse
una sua strada professionale, una sua indipendenza. Senza contare che M. non mi piaceva, e avevo ragione. Non nascondo che, a prescindere da tutto, mi addolorava non avere più Silvia con me: già suo fratello si era allontanato giovanissimo da casa. Soprattutto, però, ero angosciata all’idea del mondo esterno, di una società che continua a essere ostile. Per fortuna, i miei timori si sono rivelati infondati.Nessuno, che io sappia, ha mai criticato mia figlia, tranne una cugina: ha detto - ad altri, non a me e Sergio - che non capiva come permettessimo a Silvia di invitare le amiche nella casa di vacanza. Non mi importa: il giudizio degli altri vale quello che vale.


«Oggi posso presentare chi amo ai miei»
FAMIGLIA LUPOLI
Casalmaggiore, Cremona.
Lorenzo, 23 anni, studente.
Adamo, 56 anni, impiegato.
Giovanna, 57 anni, casalinga.
Lorenzo Il mio coming out è avvenuto tre anni fa. Nei giorni precedenti, mio padre mi aveva sorpreso a navigare per siti di cultura omosessuale. Così ha colto l’occasione per chiedere ciò che gli premeva sapere, e lo ha fatto senza troppi giri di parole. «Sei gay? Ti piacciono i ragazzi?». E io, semplicemente: «Sì». Lui non si è mostrato dispiaciuto. Anzi, ha cercato di togliermi dall’imbarazzo: «Non preoccuparti, è tutto normale. Ne riparleremo con calma. Fai attenzione con gli altri,però: per molti l’omosessualità è ancora un problema». Naturalmente mi sono sentito sollevato. A quel punto occorreva dare la notizia a mia madre: è successo dopo qualche mese.Anche qui mio padre mi è stato d’aiuto, preparandomi il terreno: «Lorenzo deve dirti una cosa importante, Giovanna. Non starebbe tranquillo se tu non la sapessi. È attratto dai ragazzi». Io ho aggiunto: «Mi spiace non avertelo detto prima, ma non sapevo come». All’inizio, mia madre si è un po’
emozionata. Poi mi ha rassicurato: anche lei era serena. Il coming out è stato un passaggio fondamentale nel rapporto con i miei genitori, che da allora è diventato del tutto franco e aperto, anche su temi diversi dall’omosessualità. Non avevo comunque dubbi sulla loro reazione amorevole, e se mio padre non avesse affrontato l’argomento, prima o poi l’avrei fatto io. Se oggi inizio una relazione posso presentare chi amo alla
mia famiglia. Senza paure.
Adamo Anche prima di chiederglielo esplicitamente avevo il sospetto che  Lorenzo fosse gay. Lungi da me frugare tra le sue cose, ma una volta mi è capitata sotto gli occhi una lettera, in
cui scriveva a un’amica di avere trovato un fidanzato. Poi mi è arrivata una segnalazione dalla società che
ci fornisce la connessione Internet: la nostra bolletta era esagerata. Avevo più o meno intuito che mio figlio frequentava siti a tematica gay, a quel punto ne avevo la conferma. E da qualche tempo lo vedevo inquieto.
Così ho deciso: era necessario che parlassimo. Non avevo paura di sapere perché conosco Lorenzo: è un ragazzo serio, a posto, cui gli eccessi non interessano. Quando ha confermato i miei sospetti, non ho provato
tristezza né delusione. Ho però cercato di capire se lui soffrisse, se magari  coetanei o i docenti avessero un atteggiamento sgradevole. Lui mi ha rassicurato: non era mai successo. A questo non credo fino in fondo, però so che Lorenzo è forte. Un altro timore riguardava mia moglie - pensavo che avrebbe accolto male la
notizia, perché è una donna molto sensibile - e l’altro mio figlio, dal carattere un po’ rigido. Anche con lui, però, nessun problema: io e Giovanna gli abbiamo regalato un libro sul tema affinché gli fosse più facile capire, e così è stato. Oggi sono fiero di Lorenzo, che ha il coraggio di essere se stesso.
Giovanna  Lorenzo è molto riservato, quasi chiuso, però si capiva che qualcosa lo tormentava, e che non voleva parlarne. Come mio marito, anch’io avevo capito qualcosa, pur non avendo certezze. Dunque, la notizia dellasua omosessualità non mi ha sorpresa. Un po’ di dispiacere, sinceramente, sì. Non per me, ma per lui: le discriminazioni verso i gay sono ancora tante, la loro vita ancora difficile. Mi hanno però fatto piacere il suo coraggio, la sua sincerità.

martedì 21 febbraio 2012

Il Napoli stende il Chelsea : 3 - 1













Nella serata di Martedì grasso , di grasso al San Paolo c'è anche il risultato .

Un Napoli esplosivo e scatenato ne rifila 3 al povero Chelsea che era anche passato in vantaggio ( Mata ) .
Il gol del pareggio lo segna Lavezzi , poi nel recupero di primo tempo ci pensa Cavani a segnare il 2 - 1 .
Al 65 ' Lavezzi segna il gol dell'apoteosi , il Napoli sta vincendo 3 - 1 agli ottavi di finale di Champions League .
Nel finale si sfiora il poker , con un salvataggio sulla linea su tiro di Maggio .
Maggiore incasso della storia al San Paolo di Napoli , per una serata che resterà nella storia e nel cuore degli azzurri .
                                                                                                                                       ( Gianluca G. )

lunedì 20 febbraio 2012

Morto il Nobel Renato Dulbecco Pioniere della lotta contro i tumori


Il premio Nobel della medicina (1975) Renato Dulbecco è morto. Lo ha confermato il presidente del Cnr Luigi Nicolais.
Dulbecco, ha spiegato Paolo Vezzoni, uno dei suoi più stretti collaboratori al Cnr di Milano, è morto in California dove viveva con sua moglie. Fino a qualche mese fa le sue condizioni di salute erano buone ma 

LOTTA CONTROI TUMORI - Se oggi sappiamo che i tumori sono malattie dai mille volti e che il primo bersaglio per aggredirli è il loro Dna il merito è di Renato Dulbecco, il pioniere delle ricerche sulla genetica del cancro. In pochi decenni la lotta ai tumori ha imparato a parlare un linguaggio completamente nuovo grazie alle sue ricerche. Nonostante avesse la cittadinanza americana dal 1953, Dulbecco ha sempre mantenuto un forte legame con l'Italia, tanto da essere considerato il padre delle ricerche italiane sulla mappa del Dna, condotte presso l'Istituto di Tecnologie Biomediche del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) a Milano. Solo l'età avanzata e le condizioni di salute precarie hanno interrotto la spola tra Milano e La Jolla, in California, dove viveva e lavorava presso l'istituto Salk.